Quando nel settembre 2007 i depositanti della Northern Rock plc si incolonnarono ordinatamente fuori dalle filiali della banca per ritirare i depositi, tutti i giornali del mondo riportarono la notizia sottolineando che da oltre un secolo non si assisteva ad un run agli sportelli nel Regno Unito.
Pochi però ricordarono l’ultimo precedente: la crisi del 1866 di Overend, Gurney & C. con sede, come la maggior parte delle importanti istituzioni dell’epoca, in Lombard Street a Londra.
Anche quell’episodio sollecitò Walter Bagehot (1826 – 1877), allora editor-in-chief dell’Economist, a scrivere quello che è universalmente considerato un classico dell’economia monetaria e bancaria e uno dei primi trattati sul central banking.
Nel testo Bagehot analizza in dettaglio i tre tipi di intermediari all’epoca dominanti: le Private Banks, le Joint Stock Banks e i Bill Brokers. Ma l’attenzione maggiore è dedicata alla Bank of England , alla sua peculiare posizione istituzionale, alla sua governance e soprattutto a come le decisioni in merito alle riserve influiscano sul mercato monetario.
Di estremo interesse anche le pagine dedicate alle crisi finanziarie. Lapidario il giudizio circa il fallimento di Overend, Gurney & C “ …these losses were made in a manner so reckless and so foolish, that one would think a child who had lent money in the City of London would have lent it better" .